Cos’è il Reiki

Il Reiki “energia vitale universale”, è una disciplina orientale che consente, attraverso l’imposizione delle mani sui vari centri energetici della persona, di liberare il corpo e la mente dai blocchi psicofisici e di trasformare tutta la nostra energia stagnante in energia nuova e pulita. 

Reiki

Terapista certificata

Attraverso il Reiki possiamo donare nuova linfa a tutto l’organismo, sciogliere le tensioni e lo stress, donare benessere e armonia, portare guarigione a tutti gli stati emotivi. Il Reiki non è solo una tecnica di guarigione, ma è anche e soprattutto un sentiero, un mezzo straordinario di crescita spirituale, una disciplina semplice che si adatta ad ogni persona, anche ai bambini, ogni religione ed ogni credo.

REIKI è una parola giapponese composta da due pittogrammi REI, che rappresenta l’energia vitale universale ossia l’energia che permea tutto l’universo e KI, l’energia individuale, la manifestazione individuale di tale energia, chiamato anche Chi, Tan Dien o Hara nella tradizione indiana e giapponese. L’Hara è il centro energetico di ogni essere umano e si trova nella parte bassa della pancia sotto l’ombelico, è il punto da cui si attinge energia nelle arti marziali e nelle tecniche di respirazione, si stimola con il canto armonico, con i mantra e con alcune tecniche meditative.

La parola Reiki è l’espressione con cui s’intende unione dell’uomo con il divino.

Reiki è quindi energia, energia cosmica divina che pervade ogni cosa, energia inesauribile.

Il mio approccio e valori

Praticare Reiki significa porsi come canali per la trasmissione di tale energia. L’attivazione al Reiki ci permette di cominciare ad usare la nostra facoltà naturale di canalizzare energia concentrata attraverso le mani. Infatti già con l’attivazione del primo livello percepirete il fluire di questa energia dalle vostre mani e, acquisendo la tecnica, potrete convogliare l’energia là dove essa è più necessaria. Con il tempo e la pratica riuscirete infatti a percepire i punti del corpo fisico, della mente, del piano emozionale o spirituale che ne siano più carenti.

L’energia Reiki scorre dall’universo al corpo dell’iniziato, percorre i canali Reiki ed esce da entrambe le mani.

La persona vive la sua vita condizionato da modelli di pensiero, schemi, abitudini, emozioni, aspettative, frustrazioni e delusioni. Se tutto ciò porta a vivere una vita conflittuale, ansiosa e bloccata, i canali energetici che lo collegano all’energia cosmica vengono soffocati e l’originario equilibrio che dovrebbe caratterizzare la natura umana alterato.

Il suo corpo pertanto comincerà a manifestare i suoi messaggi d’allarme, che possono andare dal semplice disagio alla malattia conclamata. La persona dovrà a quel punto decidere se chiedere semplicemente una mano per tirare avanti combattendo i sintomi, limitandosi a sopravvivere, oppure se cercare di modificare il proprio atteggiamento nei confronti della vita, cercando di raggiungere una consapevolezza tale che gli permetta di ricevere tutti i doni che la vita è in grado di offrire, per tornare a vivere davvero.

In entrambi i casi il Reiki ci potrà essere di grande aiuto, perché il Reiki non è solo una tecnica di guarigione, ma è anche e soprattutto un sentiero, un mezzo straordinario di crescita spirituale. Reiki è una disciplina semplice che si adatta ad ogni età, ogni religione ed ogni credo. Si integra con molte discipline olistiche, porta luce nel proprio lato ombra, aiuta ad osservarlo, accettarlo ed integrarlo. E’ un modo per entrare in contatto con la propria essenza.

 

Tre Livelli

Il Primo Livello di Reiki consiste nella riapertura di canali in noi esistenti da sempre e nella loro purificazione mediante quattro Cerimonie di Attivazione che sono Sacre e Segrete. L’Attivazione al Primo Livello di Reiki consente di divenire noi stessi canali attraverso cui l’Enegia Universale fluisce e fuoriesce dalle nostre mani, dagli occhi e dal respiro. Il nostro corpo è composto da migliaia di correnti energetiche e perchè noi possiamo stare bene è necessario che tali correnti energetiche scorrano fluidamente. Ove questo non accade si può creare un convergere di forze, il blocco, oppure un divergere di forze, una tensione. In entrambi i casi l’Energia di Reiki agisce sull’asse delle forze deviandolo leggermente ed usando le forze stesse per generare una ruota, una turbina che crea energia. Man mano che l’energia Reiki penetra nel nostro corpo, i nostri sintomi possono mutare, passare dal piano fisico al piano emozionale, mentale, spirituale, fino a scomparire quando avverrà da parte nostra la “presa di coscienza”.
I Livelli di Reiki sono tre:
• Primo Livello o Shoden
• Secondo Livello o Okuden
• Terzo Livello o Shinpiden (Master)
Il secondo o il terzo livello non sono più efficaci o più importanti del primo, un trattamento di Reiki fatto da un operatore di primo livello non è differente da un trattamento effettuato da un Master Reiki. Secondo i principi della psicosomatica tutte le emozioni che non ci permettiamo di vivere direttamente, vengono somatizzate dal nostro corpo, il quale ci trasmette dei segnali (sintomi) per farci capire che dobbiamo prendere contatto con quelle emozioni.
I trattamenti Reiki si applicano a molteplici problematiche, da quelle più superficiali a quelle più radicate e profonde, in particolare ansia, irrequietezza, stress, tensione, rabbia, depressione, agitazione, apatia, tristezza, insonnia, perdita di concentrazione.

 

Reiki – trattamento

Metodo di cura

Reiki significa “energia vitale universale”, è un metodo di cura che consente, attraverso l’imposizione delle mani sui vari centri energetici della persona, di liberare il corpo e la mente dai blocchi psicofisici.

L’energia che viene trasferita aiuta ad entrare in contatto con la parte più profonda di noi stessi, sciogliendo ciò che ci impedisce di vivere in armonia.

Il Reiki è indicato per tutti gli stati emotivi che portano malessere quali ansia, irrequietezza, stress, tensione, rabbia, depressione, agitazione, apatia, tristezza, confusione mentale, insonnia, perdita di concentrazione e di vitalità.

Fuoco della vita

Potremmo definire il Reiki come “il fuoco della vita” che risveglia le forze auto-guaritrici già contenute in ognuno di noi.

Il trattamento Reiki ha la durata di un’ora. La persona è sdraiata su un lettino, vestita e con gli occhi chiusi. L’operatore canalizzerà l’energia attraverso le mani e la irradierà in alcune zone del corpo del ricevente. L’intera sessione si svolgerà in silenzio.

Impiego

Il corpo umano è di natura sia chimica che energetica, essendo costituito da un universo di molecole interagenti fra loro e da un complesso flusso di energie, la cosiddetta bio-energia o energia vivente, la quale presiede alla regolazione di ogni processo biologico, sia metabolico che psico-emozionale. Pertanto, è possibile operare in senso curativo sia agendo a livello chimico-farmacologico che bio-energetico. Ovviamente l’azione bio-energetica richiede una ben definita conoscenza dei vari flussi energetici che scorrono lungo il corpo.

Tecnica bioenergetica

Le principali tecniche bio-energetiche sono rappresentate dall’Agopuntura, dalla Pranoterapia e dal Reiki e di queste tecniche quella che trova progressivamente sempre più interesse nelle sue possibili applicazioni è la pratica del Reiki, la quale, in maniera affine a quella della Pranoterapia, concentra la sua azione in particolare sui sette centri bio-energetici, i chakra della Tradizione d’Oriente, disposti lungo la colonna vertebrale e che hanno nelle sette ghiandole endocrine il loro equivalete fisico-anatomico. Pertanto, attraverso una tecnica bio-magnetica, è possibile agire sul corpo biologico modulano l’attività delle ghiandole endocrine, con conseguenti effetti sia metabolici che psicologico-emozionali.

Pratica

Efficace nel trattamento dei vari disturbi emotivi connessi a tutte le gravi patologie sistemiche, in particolare l’ansia, la depressone del tono dell’umore, la nausea persistente, le turbe del sonno, l’astenia e lo stesso dolore, migliorando la qualità della vita dei pazienti, rivelandosi in questo modo una efficace terapia palliativa da associare alle cure convenzionali, semplice nel suo esercizio ed , in grado di coinvolgere nel profondo la persona, sia per migliorarne la sintomatologia clinica che in definitiva per potenziare la stessa funzionalità immunitaria, la cui efficacia viene ridotta da condizioni emotive quali l’ansia, la depressione e lo stesso dolore, e da cui dipende primariamente lo stato di salute o di malattia. Certamente l’inserimento di pratiche quali il Reiki in ambito Ospedaliero è segno di apertura della coscienza ad ogni tipo di sapere con potenziale e scientificamente documentata efficacia clinica.

Testo del Prof. Paolo Lissoni, Istituto di Medicina Biologica, Milano

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